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Linbo, il marchio del mandarino italiano premium in GDO

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Dolce, succoso e senza semi, ma anche 100% Italiano, tracciabile e a filiera corta. Stiamo parlando di Linbo, il marchio del mandarino premium tardivo della varietà brevettata Tang Gold, prodotto dagli aderenti al consorzio distribuiti tra Puglia, Basilicata e Calabria, e che vedrà il suo lancio sui mercati a febbraio. Quest’anno, attraverso i due licenziatari italiani, Giacovelli e Orchidea Frutta, si potrà trovare in diversi gruppi della grande distribuzione.

Linbo mandarino Tang Fruit piante 2021

Sta arrivando il mandarino tardivo senza semi dal marchio commerciale Linbo, molto apprezzato per le sue numerose qualità e 100% coltivato in Italia. Infatti l’agrume marchiato Linbo che al momento comprende la varietà tardiva sottoposta a brevetto vegetale Tang Gold, si contraddistingue per le sue qualità organolettiche, di eco-sostenibilità e per la sua forma leggermente schiacciata. Nello specifico, Linbo è molto apprezzato per la sua succosità e dolcezza (il suo grado brix oscilla tra il 13 e il 15%); è poi ricco di vitamine A, B, C e PP, ed è facile da sbucciare. Infine, ma non meno importante, il sistema di produzione e distribuzione Linbo rispetta l’ambiente (#linbo4earth), è singolarmente tracciabile ed è 100% di produzione Italiana.

Il lancio del marchio Linbo avverrà a febbraio. Questo è il secondo anno di produzione del consorzio. Infatti, la raccolta e la commercializzazione di Linbo avrà inizio a febbraio per proseguire fino alla fine di marzo. Lo potremo trovare in diversi gruppi della grande distribuzione attraverso le due importanti realtà pugliesi: Orchidea Frutta e Giacovelli, che sono i due licenziatari autorizzati dal club Linbo che renderanno disponibile il prodotto garantendo una filiera controllata, corta e tracciabile.

Il mandarino a marchio Linbo viene prodotto per il 56% nei terreni vocati di Puglia, per il 28% in Basilicata e per il 16% in Calabria. Sono 25 le aziende agricole coinvolte, 120 gli ettari investiti, 85 mila le piante ora a dimora (le prime sono state piantate nel 2014) e circa 6.000 tonnellate tonnellate la produzione prevista a pieno regime nei prossimi anni. Il progetto, nato con l’obiettivo di portare sulle tavole d’Italia un mandarino club tardivo di qualità premium tutto italiano, dalla produzione alla commercializzazione, guarda ora al futuro con l’obiettivo di arrivare a 150 mila piante – 12 milioni di kg.

A riunire i produttori licenziatari sul territorio italiano della varietà brevettata di mandarino tardivo Tang Gold è il consorzio. Fondamentale è il rigido disciplinare di nutrizione e difesa al quale tutti i produttori del consorzio si devono attenere. Policy che permetterà, tra le altre cose, di produrre un mandarino uniforme e a residuo zero. Infine il packaging: rigorosamente a basso impatto ambientale e 100% riciclabile, corredato da una grafica chiara del marchio facilmente distinguibile.

“In considerazione del contesto agrumicolo degli ultimi anni, queste attività – afferma Francesco Gallo, presidente club Linbo – sono l’unica strada che consentirà ai produttori e a tutta la filiera di guardare con positività ad un processo di crescita verso i nuovi bisogni del consumatore”.

Scritto il: 27/01/2021
3 minuti di lettura

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